Atti Unici Eduardiani

In scena tre celebri atti unici di Eduardo De Filippo:

– AMICIZIA

Testo sull’amicizia e sulla sua eventuale pericolosità, narra la storia di un certo Alberto Califano che da diversi anni non fa visita all’amico Bartolomeo Ciaccia. Quando lo incontra, viene a sapere che l’uomo è ormai alla fine dei suoi giorni. Bartolomeo ha una sorella, Carolina, che lo accudisce e tenta di esaudire tutti i suoi desideri. L’infermo si rende odioso con il suo comportamento e l’amico si ritrova a dover interpretare diversi ruoli per venire incontro alle esigenze del malato. Nel finale sarà proprio Alberto a venire colpito da una confidenza che Bartolomeo gli rivela, ingannato dal travestimento dell’amico.

Personaggi

Bartolomeo Ciaccia
Carolina Ciaccia, sua sorella
Alberto Califano, amico di Bartolomeo

 

– PERICOLOSAMENTE

Narra le bizzarre vicende di due coniugi. Michele, amico dei due, di ritorno dall’America si reca a casa di Arturo, dove trova la moglie Dorotea, dal carattere piuttosto scorbutico. La donna gli racconta di come il marito le spari ogni volta che va in collera e di come ogni volta sia graziata, rimanendo illesa. Quando ritorna Arturo, Dorotea gli risponde sgarbatamente e ne nasce una lite furibonda. Invano Michele tenta di impedire ad Arturo di sparare. Parte il colpo, ma Dorotea rimane ancora una volta incolume.

Personaggi

Dorotea
Arturo, marito di Dorotea
Michele, amico di Arturo

 

– FILOSOFICAMENTE

Atto unico incompiuto scritto nei primi anni dell’attività di Eduardo, pubblicato ma mai messo in scena, è rimasto sconosciuto a pubblico e critica fino al 1989, quando Carlo Merlo lo ha completato, ne ha curato l’adattamento scenico e la traduzione in lingua italiana. Ambientato nella Napoli degli anni ’30, “Filosoficamente” rappresenta i piccoli drammi quotidiani di un impiegato che, vedovo, lotta per accasare le due figlie e salvare le apparenze e il decoro della sua “posizione sociale”. I personaggi, tra i quali Eduardo ha inserito un giovane non vedente, con notevole sensibilità e precorrendo i tempi, in un andirivieni ritmato, favorito da un dialogo serrato, creano un incalzare di azioni divertenti e imprevedibili, dove anche il “caso” si prende gioco di loro.

Personaggi e Interpreti
Gaetano Piscopo, impiegato – Oreste Capoccia
Peppino Cardaia, dottore – Renato Capoccia
Maria, figlia di Gaetano – Lorenza Leone
Margherita, figlia di Gaetano – Fabia Salvucci
Concetta, moglie di Peppino – Monica Calzerano
Due Gemelle – Maristella Di Pede
Salvatore, operaio – Fabio Tata
Moglie di Salvatore – Rosaria Bedani
Egidio Mazzarelli, commesso – Francesco Chiorazzo
Palmira, maestra elementare – Elisa Tata
Arturo Sallustio, giovane cieco – Antonio Donnarumma
Vincenzino Rendina, giovane miope – Alfredo Trapani

 

Stagione Teatrale 2008/2009

Adattamento e Regia – Oreste Capoccia

Scene – Carlo Ianni, Oreste Capoccia

Costumi – Norma Iacobone

Trucco – Monica Calzerano

Luci e Arredi – AedoStudio